“Aderiamo alla proposta del ‘Reddito alimentare’ come strumento di prossimità per contrastare la povertà e ridurre lo spreco alimentare. L’obiettivo è quello di creare una distribuzione più capillare sui territori, vicino ai bisogni di persone e famiglie, mettendo a sistema le scadenze che si realizzano nella grande, media e piccola distribuzione insieme al prezioso lavoro degli Enti del Terzo Settore.
La missione della Rete dei Comuni Sostenibili è mettere a terra i 17 Obiettivi di Agenda 2030 delle Nazioni Unite con una progettualità innovativa e concreta, ma anche sostenendo le proposte per lo sviluppo sostenibile: ambientale, economico e sociale.
In particolare, il “Reddito alimentare” contribuisce in parte al raggiungimento dei Goal 1 e 2 di Agenda 2030, sconfiggere la povertà e sconfiggere la fame. L’introduzione di questo strumento risponderebbe, da un lato, ai bisogni di tante italiane e italiani che sono in povertà e secondo il Banco Alimentare circa il 10% della popolazione italiana non riesce ad alimentarsi in maniera equilibrata e regolare; dall’altro, alla necessità di arginare l’emergenza spreco con la collaborazione della media e grande distribuzione insieme ai volontari del Terzo settore.
Solidarietà e coesione, aiutare le persone fragili e le famiglie in difficoltà, contribuisce a costruire comunità locali, città e comuni migliori per tutti. Per questo siamo grati ai promotori e sosteniamo la proposta”. Lo dichiara ValerioLucciarini De Vincenzi, Presidente della Rete dei Comuni Sostenibili.