14 Mar Un successo anche di bontà l’Assemblea nazionale con i prodotti tipici dei Comuni Sostenibili
Articolo a cura di Valerio Mezzana e Chiara Del Core
La sostenibilità non è solo una parola, ma un impegno concreto che guida il futuro del nostro Paese. Pensare globale e agire locale è la chiave per costruire un domani più equo e sostenibile. L’Assemblea Congressuale 2025 della Rete dei Comuni Sostenibili, che si è svolta a Roma il 6 e 7 marzo nel Museo dell’Ara Pacis, ha rappresentato un’importante occasione di confronto e ispirazione: sindaci, amministratori locali e provinciali, insieme a dirigenti da tutta Italia, si sono riuniti per condividere esperienze e buone pratiche nell’ottica dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
L’evento ha segnato un passo avanti nella Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile, con un obiettivo ambizioso: raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Ma ciò che ha reso speciale questa edizione è stato lo spirito di collaborazione tra comunità e amministrazioni di ogni colore politico, unite dalla volontà di trovare soluzioni concrete per lo sviluppo sostenibile dei territori, condividendo buone pratiche ed esperienze.
E questo spirito di collaborazione si è tradotto, in occasione dell’assemblea, nell’organizzazione di un pranzo a base delle eccellenze locali di alcuni comuni che fanno parte della Rete. Una novità assoluta che ha arricchito in maniera molto significativa un evento che cresce di anno in anno.
Infatti, sostenibilità è sinonimo di genuinità. Le comunità locali impegnate, dal basso, nel raggiungere i traguardi di sviluppo sostenibile, con politiche amiche dell’ambiente, sono quelle che hanno più a cuore anche la tutela della biodiversità e dei prodotti tipici. Privilegiare le produzioni locali è una scelta green che fa bene anche all’economia del territorio e possono essere un volano di promozione molto importante per i territori.
Il light lunch con i prodotti dei Comuni Sostenibili ha permesso a ciascuna realtà di raccontare la propria storia attraverso sapori e tradizione: insomma, qualità e sostenibilità possono andare decisamente di pari passo e tracciare percorsi tanto inesplorati quanto significativi.
Scopriamo insieme queste eccellenze.
Friuli-Venezia Giulia: tra tradizione e gusto autentico
Frico e Pinza Friulana (San Vito al Tagliamento)
Il Frico è uno dei simboli della cucina friulana, un piatto a base di formaggio, patate e cipolla, tradizionalmente accompagnato dalla polenta. La Pinza Friulana, invece, è un dolce tipico preparato con farine miste, frutta secca e grappa, perfetto per le festività invernali.
Veneto: il vino come espressione del territorio
I vini dell’Azienda Vitivinicola Barazza (Cappella Maggiore)
Dai colli veneti nascono vini raffinati come il Prosecco Millesimato Brut e il Boschera frizzante IGT “L’Atteso”, ottenuto con un’attenta selezione delle uve e una rifermentazione in bottiglia che ne esalta gli aromi.
Emilia-Romagna: l’eccellenza dei salumi e dei formaggi DOP
Salame Piacentino DOP, Grana Padano DOP e i vini Gutturnio e Ortrugo (Piacenza)
Il Salame Piacentino DOP, lavorato secondo tradizione, si distingue per il suo equilibrio tra parte magra e grassa. Il Grana Padano DOP, invece, è il frutto di una lunga stagionatura che ne esalta sapore e consistenza. Ad accompagnare queste specialità, il Gutturnio e l’Ortrugo, vini simbolo del territorio piacentino.
Toscana: tra vini biologici e olio extravergine di oliva
I vini e l’olio di Terricciola
Dalle colline pisane arrivano etichette di pregio come il Terre di Pisa Rosso DOC, il Vin Santo e il blend di Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon. A completare l’offerta, l’olio EVO del Podere Tegolaja, dal sapore fragrante e leggermente piccante.
Marche: il sapore genuino dei piccoli frutti
Confettura extra di more “La Morosa” (Rio Salso di Tavullia)
“L’Orto dei Piccoli Frutti” è una piccola azienda agricola che produce more, lamponi, mirtilli e ribes senza pesticidi, dando vita a confetture artigianali dal gusto autentico.
Abruzzo: ambasciatori del vino nel mondo
I vini della Cantina Tollo (Tollo)
Con oltre 2.500 ettari di vigneti, Cantina Tollo è un punto di riferimento per la viticoltura abruzzese. Le uve autoctone, coltivate con metodi tradizionali e innovativi, danno vita a vini di qualità riconosciuta a livello internazionale.
Puglia: dolci, taralli e formaggi della tradizione
Fruttini di pasta di mandorle (Ischitella)
Piccole opere d’arte dolciarie, i fruttini di pasta di mandorle riproducono in miniatura mele, pere, uva e agrumi, conquistando la vista e il palato.
Crustëlë (Peschici)
Conosciute anche come cartellate, sono dolci natalizi fritti e ricoperti di mosto cotto o miele, simbolo della tradizione pugliese.
Pomodoro giallorosso di Crispiano
Prodotto storico della zona tarantina, è un presidio Slow Food grazie alle sue caratteristiche uniche e alla coltivazione sostenibile.
Nodino Montrone (Andria)
Il Caseificio Montrone nasce negli anni ’50 ad Andria, tramandando una tradizione casearia di qualità. L’attenzione alle materie prime e la maestria dei casari danno vita a eccellenze come la Burrata di Andria I.G.P. Ogni prodotto riflette passione e artigianalità l nodino Montrone è un formaggio fresco a pasta filata dalla forma originale. Leggero e gustoso, è ideale come snack, aperitivo o secondo piatto. Il suo sapore richiama l’estate e la genuinità del latte. Questo prodotto artigianale pugliese stuzzica il palato con la sua consistenza unica. Perfetto per chi cerca un formaggio fresco e delicato.
Taralli “Scladarelli” (Andria)
Dolce Salato di Lorusso Antonietta forno artigianale Il tarallo pugliese è un anello di pasta non lievitata, cotto al forno. Viene prodotto artigianalmente in diverse varianti. Tra le più comuni ci sono i taralli semplici, alla pizzaiola e ai semi di finocchio. Altre versioni includono cipolla, cereali, patate e rosmarino. Esiste anche il tarallo di grano arso, dal sapore intenso.
Confetti Tenerelli (Andria) Confetti Andria di Alberto Mucci nasce nel 1954, quando Raffaele Mucci prosegue l’attività di famiglia. Nella sua bottega ad Andria sperimenta nuovi sapori, creando confetti, cioccolato e caramelle. Le sue dolci creazioni conquistano i palati più raffinati. Da sempre i confetti sono utilizzati, come le bomboniere, per i banchetti nuziali. Oggi la tradizione dei “coriandoli colorati” imbandisce le tavole per qualsiasi ricorrenza si voglia celebrare.
Campania: la migliore tradizione della mozzarella di bufata
Mozzarella di Bufala DOP (Bellizzi)
Il Caseificio Collebianco porta avanti la tradizione della mozzarella di bufala con un latte di altissima qualità, lavorato secondo metodi artigianali.
Sardegna: miele pregiato e sapori autentici
Miele di corbezzolo e Abbamele (Alà dei Sardi)
Il miele di corbezzolo è una rarità dal gusto intenso e amarognolo, mentre l’abbamele è un’antica specialità ottenuta dalla bollitura di miele e polline con scorze d’arancia.
La Peretta e il vino Recréu
Formaggio a pasta filata dal sapore delicato, la Peretta è un simbolo della produzione casearia sarda. Il vino Recréu, invece, racconta la tradizione vitivinicola dell’isola con le sue note fruttate e speziate.
La Rete dei Comuni Sostenibili ringrazia di cuore tutti coloro che hanno partecipato attivamente all’Assemblea Congressuale 2025 e, in particolare, i sindaci e le aziende che hanno contribuito alla realizzazione del primo light lunch con i prodotti tipici. L’impegno quotidiano delle amministrazioni locali è la vera forza del cambiamento. E siamo certi che, insieme, continueremo a costruire comunità più sostenibili e inclusive. Con la speranza di ritrovarci ancora più numerosi, vi diamo appuntamento al prossimo anno per un nuovo momento di confronto, crescita e condivisione.