Prosegue la linea del “costruire sul costruito” e della “riduzione del consumo di suolo” della giunta Ricci che ha approvato il terzo step della delibera che trasforma 6 ettari prima edificabili in terreni agricoli portando a quota1.240.000mq le aree “verdi” prima “cementificabili”. Un valore pari a 140 campi da calcio, «Una rivoluzione silenziosa e sostenibile che stiamo portando avanti sin dalla prima legislatura per tutelare l’ambiente e il paesaggio, e contenere il consumo di suolo» spiegano il sindaco Matteo Ricci e l’assessora alla Rapidità Mila Della Dora.
Il principio è semplice, «Non si tolgono spazi all’edilizia – dicono Ricci e Della Dora – ma si ottimizzano quelli esistenti seguendo la logica del “costruire sul costruito” e le parole d’ordine che ci siamo dati: flessibilità e rapidità». Le stesse che fanno da traccia alla delibera per la “variante sostanziale al P.R.G. vigente ai fini della riduzione del consumo di suolo e del carico urbanistico relativamente ad alcune aree situate nel territorio comunale”, approvata dalla Giunta e che sarà discussa con il terzo passaggio in Consiglio comunale. «Come previsto dalla strategia di Pesaro 2030, vengono rispettati i diritti dei proprietari delle aree edificabili e agevolate le richieste di chi chiede di far tornare agricolo il proprio terreno», flessibilizzando le destinazioni d’uso degli immobili, per spingere su «un modello di edilizia sostenibile e per una città che respira meglio».
Le 10 aree interessate dalla variante sono collocate nelle seguenti località: Muraglia, Fornace Mancini, Borgheria, Montelabbatese (via delle Regioni), Villa Ceccolini, Ginestreto, Campanara, Villa Fastiggi, “Parco del Cuneo Verde”, via Solferino.
Fonte: Ufficio Stampa Comune di Pesaro