Provincia dell’Aquila
Altitudine 1250 m.s.l.m
Abitanti 380
Sito www.comune.opi.aq.it
Sindaco Antonio Di Santo
Patrono S.S. Giovanni e Vincenzo
Presentazione e storia
L’insediamento umano nel territorio di Opi ha ori- gini remote. Questo fatto è testimoniato dal ritro- vamento di resti di un centro fortificato nel luogo dove sorge il borgo, dai tanti reperti archeologici rinvenuti nella Necropoli della Val Fondillo e dai resti di un probabile tempio nelle località “Casali” e “Fonte delle Lecina”.
Inoltre, sembra che i Volsci, intorno al III sec. a.C.,siano entrati nel territorio di Opi dal versante laziale, attraverso il passo di Forca d’Acero, per insediarsi tra le località “Molino di Opi”, Barrea e l’imbocco della Val Fondillo. “Opi città sacra”, come le denominazioni di antichissime e ancora vive sorgenti, quali la Fonte di Giove, la Fonte Vertuno e la Fonte Triareccia (in onore della dea Luna considerata triforme). E come la lapide murata sulla base del campanile della chiesa di Santa Maria Assunta, sulla quale è inciso “sacerdos cerealis” ossia Sacerdote di Cerere, dea romana della terra e delle messi, che lascia supporre l’esistenza di un edificio dedicato al culto della dea. Prime notizie relative all’origine del nome le troviamo in una raccolta anonima pubblicata alla fine del secolo scorso. Antiche credenze mitologiche fanno risalire il nome Opi alla dea romana della terra Ope, sorella e moglie di Saturno, figlia del Cielo e di Vesta; altre a Opice, sacerdotessa del tempio di Vesta, uno dei cinque Templi che costituivano un santuario nel monte ora abitato.