Che aria si respira a Settimo? Il comune presenta i dati del monitoraggio sulle emissioni inquinanti

Che aria si respira a Settimo? Il comune presenta i dati del monitoraggio sulle emissioni inquinanti

Negli scorsi mesi il Comune di Settimo ha aderito a Che Aria Tira?” la campagna di monitoraggio civico della qualità dell’aria promossa dal Comitato Torino Respira. I dati sono stati presentati martedì scorso in un incontro pubblico in Biblioteca Archimede.

«L’obiettivo era innanzitutto raccogliere informazioni sull’aria che respiriamo – illustra l’assessore all’ambiente Alessandro Raso – Questo ci consente, a partire da elementi scientifici, di impostare azioni amministrative a medio e lungo termine su politiche ambientali, mobilità e altri fattori che impattano sulla qualità dell’aria».



Settimo condivide con gli altri Comuni della zona (e di gran parte della Pianura Padana) alte concentrazioni di polveri sottili e ripetuti sforamenti dei parametri ambientali dovuti alle emissioni soprattutto di automobili e impianti di riscaldamento. «A partire da questo presupposto, che certo non è confortante, abbiamo verificato la situazione in alcuni punti del territorio, per capire se il Comune poteva fare qualcosa per limitare un problema di portata molto vasta» spiega Raso.

«Il monitoraggio, che il Comitato Torino Respira svolge in diversi comuni del territorio piemontese, ha previsto l’installazione di 15 provette in grado di rilevare, per un mese circa, i livelli di biossido di azoto, che si crea in ogni processo di combustione, e quindi, in città, principalmente dalla reazione dei gas di scarico delle automobili con l’atmosfera – interviene Giuseppe Piras del Comitato Torino Respira – Si tratta di una misurazione molto puntuale, indicativa di quanto inquinata sia l’aria in un determinato luogo e che permette di valutare anche piccole differenze dovute a situazioni particolari».

Il Comune ha deciso di installare le provette davanti alle scuole e in alcuni punti sensibili, anche per provare a misurare l’impatto di alcune azioni sul territorio. Le misurazioni si sono svolte fra febbraio e marzo. Dai dati raccolti, si può stimare che nessuno dei siti presi in esame abbia superato i limiti di legge fissati a 40 nanogrammi al metro cubo; tuttavia, in tutti i casi le concentrazioni superano i 10 nanogrammi, soglia al di sopra della quale l’OMS indica effetti negativi per la salute.

I dati raccolti rilevano come Settimo sia tendenzialmente in linea con altri Comuni dell’area torinese, in cui sono state effettuate rilevazioni simili, anche se essendo la misurazione molto puntuale sul sito individuato, non è raro che presenti scostamenti rilevanti fra due punti anche vicini. E proprio questa considerazione fornisce a Settimo un elemento di interesse. Infatti oltre alle scuole, uno dei punti monitorati è la nuova isola pedonale di via Italia. «Come ci aspettavamo, il tratto di via Italia recentemente pedonalizzato è risultato uno dei punti meno inquinati – approfondisce Raso – È un dato che sembra ovvio, tuttavia conferma che ridurre il traffico veicolare porta benefici in termini di qualità dell’aria».

Conferme anche sul fronte delle grandi arterie. I punti più problematici, fra quelli presi in esame,  sono quelli più trafficati: via Cascina Nuova e via Leini, ma anche alcuni colli di bottiglia dove in alcuni momenti della giornata il traffico aumenta, come via don Paviolo e via Buonarroti, di fronte alla scuola Giacosa. «Oltre al fisiologico aumento del traffico negli orari di ingresso e uscita, in punti come questo le emissioni crescono anche per l’abitudine sbagliata di attendere in auto i ragazzi, a motore acceso e magari in sosta vietata – approfondisce Raso – Un’abitudine dannosa a livello ambientale oltre che sul fronte della sicurezza stradale».

«Questo rilevamento va preso e analizzato, con la consapevolezza dei suoi limiti – conclude la sindaca Elena PiastraIntanto manifesta un interesse del Comune a lavorare, anche insieme ai cittadini ed esperti che compongono il Comitato Torino Respira, per azioni coordinate finalizzate al bene comune. In secondo luogo, pone le basi per promuovere una trasformazione sostenibile del territorio. Sicuramente dobbiamo investire sul rendere gli spazi antistanti le scuole più sicuri e a misura di pedone, anche in termini di qualità dell’aria: a breve partiranno i lavori sulle aree esterne di Gramsci e Giacosa, con la creazione di piattaforme che consentano l’accesso in sicurezza di bambini e bambine e scoraggino abitudini di guida sbagliate.

Con uno sguardo più ampio, poi, lavoriamo sui grandi progetti di sostenibilità ambientale: entro l’anno partiranno i lavori per il raddoppio del parco Berlinguer, dove pianteremo più di 2000 alberi e migliaia di arbusti e piante. È un progetto che ha precise funzioni ambientali, che aumenterà l’assorbimento di CO2 e recherà vari benefici. E poi ci sono le trasformazioni future e le tante azioni da mettere in campo sulla mobilità pubblica, che va assolutamente migliorata. Naturalmente non si può pensare che un Comune abbia possibilità di impattare così tanto su problemi di portata globale come la sostenibilità ambientale. Ma considerare il tema ambientale a partire dai dati scientifici è un punto di partenza fondamentale, e nel pensare la Città dei prossimi anni occorre tenere conto dell’aria che respiriamo»

Comunicato stampa a cura del Comune di Settimo Torinese