18 Apr Quartu Sant’Elena, prosegue il percorso di rigenerazione urbana nel cuore della città
Continua il processo di rigenerazione urbana avviato in pieno centro con l’apertura dello Spazio Michelangelo Pira. Il prossimo step si chiama Parco Matteotti, pronto a dare anche una dimensione esterna al centro di aggregazione appena rilanciato dall’Amministrazione comunale, in continuità e omogeneità con esso: un luogo di integrazione, da utilizzare per attività di socializzazione e incontro intergenerazionale.
Facendo seguito all’apertura dei centri di aggregazione in piazza IV Novembre e in via Mar Ligure, nel litorale costiero, e in attesa che prenda forma il centro intergenerazionale di Flumini, finanziato con 3 milioni di euro dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali nell’ambito del programma ‘DesTEENazione – Desideri in azione’, appena poche settimane fa è stato inaugurato lo Spazio Pira, struttura che già sul finire del secolo scorso, e prima di rimanere in disuso per diversi anni, era stata adibita a Sala Convegni e dedicata a Michelangelo Pira, protagonista del dibattito culturale sardo del secondo Dopoguerra.
Uno spazio destinato ora a luogo di incontro, aggregazione e socializzazione intergenerazionale, che ha trovato piena operatività a seguito dei lavori di ristrutturazione e di arredamento/allestimento finanziati dal Comune. La stessa Amministrazione ha poi provveduto all’affidamento in gestione, attraverso il coinvolgimento del privato sociale e del Terzo settore. L’istituto della co-progettazione è stato infatti individuato come lo strumento migliore per raggiungere gli obiettivi prefissati. Dopo l’indizione della manifestazione di interesse, l’incarico era stato affidato a Liberitutti, che si è avvalsa, in qualità di capofila, della partnership di Domu Mia.
La risposta delle associazioni locali è stata immediata, con la partecipazione ai tavoli organizzati ancor prima dell’inaugurazione e un’assidua presenza dopo il taglio del nastro, con attività eterogenee sia nelle tematiche che riguardo il target di riferimento. Un modello vincente e virtuoso, che infatti ora l’Amministrazione intende replicare all’esterno, con il duplice beneficio di allargare l’offerta con ulteriori proposte da realizzare all’aria aperta e la rivitalizzazione di un parco per troppo tempo sottoutilizzato e deturpato.
Il progetto prevede la promozione di iniziative volte alla cura delle aree verdi in cui insiste il Parco Matteotti, in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente, con contestuale programmazione di eventi, laboratori e altre forme di intrattenimento. Un processo di riqualificazione e rigenerazione infrastrutturale, sociale e culturale che punta non solo al coinvolgimento delle associazioni ma anche alla realizzazione di progetti d’inclusione e d’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, così come d’altronde già è stato fatto per Spazio Pira.
“Siamo molto soddisfatti per come sta evolvendo il progetto messo in atto per Spazio Pira e ora siamo pronti a replicare il format per rivitalizzare un altro centro nevralgico della città quale Parco Matteotti – spiega l’Assessore ai Servizi sociali e alle Politiche generazionali Marco Camboni -. Proseguiamo quindi questo processo di rigenerazione urbana che oltre ad avere contenuti capaci di esaltare l’attivismo delle associazioni permette anche di favorire l’inclusione. Diamo così continuità concettuale, oltre che fisica, al nuovo centro intergenerazionale, per permettere alla cittadinanza di riappropriarsi di un’area per decenni vandalizzata. Favoriremo l’avvio della co-progettazione necessaria alla rinascita sociale con lo stanziamento di risorse economiche che saranno quantificate per le vie brevi, anche per la realizzazione dei necessari lavori di riqualificazione infrastrutturale”.
Ufficio Stampa Comune di Quartu Sant’Elena