Lo scorso 8 marzo a Sant’Angelo in Vado, in provincia di Pesaro e Urbino, si è svolta l’intitolazione di tre vie a donne Vadesi. Il progetto nasce dalla collaborazione dell’amministrazione comunale con l’Auser e ha coinvolto l’Istituto Comprensivo.
Le ragazze e i ragazzi, assieme alle loro famiglie, hanno svolto un’attività di ricerca sulla storia dei personaggi femminili del passato del paese che si fossero particolarmente distinte. Vilna Clementi, Clara Polverari e Maria Panichi: sono queste le donne vadesi a cui sono state intitolate le vie. Il sindaco Stefano Parri e l’Assessore Alessandra Ingegni hanno ringraziato per conto dell’amministrazione la scuola per la dedizione con cui ha lavorato alla riuscita dell’iniziativa.
L’iniziativa rientra tra i grandi Obiettivi di Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, intenso non solo in senso ambientale, ma anche economico e sociale. Infatti, il Goal 5 è dedicato alla “Parità di genere”: raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze.
La parità di genere non è solo un diritto umano fondamentale, ma la condizione necessaria per una maggiore prosperità, sostenibilità e pace. Garantire alle donne e alle ragazze parità di accesso all’istruzione, alle cure mediche, a un lavoro dignitoso, così come la rappresentanza nei processi decisionali, politici ed economici, promuoverà economie sostenibili, di cui potranno beneficiare le società e l’umanità intera.
È prima di tutto un processo culturale. Per questa ragione nel “set” di indicatori della Rete dei Comuni Sostenibili, utili per il monitoraggio delle politiche locali e il Rapporto di Sostenibilità del Comune, è presente, tra gli altri, anche la “toponomastica femminile”. Ridisegnare i comuni in una prospettiva di genere a partire dai nomi di strade e piazza, molto spesso dedicate a soli uomini, riconoscendo un ruolo attivo alle donne nella storia del Paese e delle comunità locali.