17 Ott Lecce, approvato il “Regolamento per il mantenimento e il rinnovo delle alberature nelle aree pubbliche e private”
Il Consiglio comunale ha approvato oggi il “Regolamento per il mantenimento e il rinnovo delle alberature nelle aree pubbliche e private”. Si tratta del primo stralcio del più ampio Regolamento del verde urbano in via di redazione da parte dell’amministrazione, congiuntamente al Censimento del verde urbano e al Piano del Verde. Strumenti previsti dalla Legge 10/2013 dei quali il Comune di Lecce si sta dotando per la prima volta.
L’esigenza di procedere all’approvazione dello stralcio del Regolamento viene da una necessità precisa: di fronte una pluralità di interventi ed opere pubbliche in via di cantierizzazione nei prossimi mesi, l’amministrazione comunale ha voluto dotarsi con sollecitudine di norme interne e procedure di intervento condivise dai settori Ambiente, Lavori Pubblici, Urbanistica e Mobilità, che tengano conto delle migliori pratiche agronomiche per la salvaguardia del verde cittadino, della tutela del patrimonio arboreo, della gestione integrata e intersettoriale delle lavorazioni che possono interferire con il patrimonio arboreo.
Il Regolamento è redatto dall’agronomo e paesaggista Francesco Tarantino ed è stato oggetto di confronto con la Consulta Ambiente, con il coordinamento per il Verde Urbano della città di Lecce, del quale sono state accolte osservazioni, oltre che con le competenti Commissioni consiliari Urbanistica, Ambiente e Statuto. Si compone di ventuno articoli organizzati incinque titoli: norme per la difesa delle piante in aree di cantiere; abbattimenti; mantenimento e rinnovo delle alberature; trapianti arborei; disposizioni finali. Sono parte integrante del regolamento cinque allegati: glossario tecnico; elenco delle specie arboree suddivise per classi di grandezza; scheda delle buone prassi in fase di impianto delle alberature; scheda delle buone prassi per la difesa delle piante in cantiere; iter amministrativo di intervento sulle alberature.
Il primo titolo classifica in ordini di grandezza le alberature e stabilisce prescrizioni generali per le aree di pertinenza, ossia le aree di immediata prossimità al fusto delle piante, la cui competenza è assegnata al settore Ambiente e sulle quali viene di norma vietata ogni attività che arrechi danno allo sviluppo e alla vitalità della pianta. Occorrerà garantire, sia per gli interventi su situazioni esistenti, sia per i nuovi progetti, una adeguata permeabilità del suolo. Tutti i lavori di scavo o manomissione del sottosuolo che interesseranno le aree di pertinenza delle piante e dunque le radici delle stesse, saranno soggetti ad esame e successivo parere del settore Ambiente e ogni intervento dovrà essere eseguito nel rispetto della integrità e salute della pianta.
Il secondo titolo prende in esame i casi di abbattimento delle alberature di proprietà pubblica o privata nei casi in cui, tramite valutazione eseguita da professionista abilitato, ne vengano certificate condizioni di grave pericolosità per l’incolumità pubblica non altrimenti trattabili o per esigenze fitopatologiche, danni provocati a strutture edili o sottoservizi. In tutti i casi di abbattimento, il Regolamento prescrive la compensazione in termini di nuove messe a dimora e piantumazioni come strumento ordinario.
Il titolo terzo del Regolamento, dedicato al mantenimento e il rinnovo delle alberature, disciplina i casi nei quali, in ambito urbano, si renda necessario per l’amministrazione o per un privato procedere alla sostituzione di alberature in fase di certificato irreversibile degrado o invecchiamento. Partendo dall’analisi del contesto urbano e da una pianificazione qualificata, l’amministrazione comunicherà alla cittadinanza le operazioni di sostituzione degli alberi vetusti con specie di adeguata dimensione, garantendo condizioni ottimali di partenza per la crescita delle piante messe a dimora.
Il quarto titolo disciplina i trapianti arborei ovvero i casi nei quali, in presenza di trasformazioni complesse dell’ambiente urbano e in assenza di alternative, singoli alberi o filari debbano essere trapiantati in un ambiente diverso e idoneo, garantendone, per quanto possibile, l’attecchimento. Ogni operazione di trapianto, in particolare i “grandi trapianti” dovrà essere sottoposta a parere preventivo e vincolante del settore Ambiente sulla base dello specifico parere agronomico o forestale. Il trapianto sarà preceduto da analisi e verifiche preliminari e garantirà la fase della preparazione, l’operazione di trapianto e la successiva manutenzione delle piante per tre stagioni vegetative successive. Il quinto titolo concerne la vigilanza sulle disposizioni regolamentari, demandata alla Polizia Locale e rinvia alla disciplina di settore quanto non previsto espressamente.
“Con lo stralcio del Regolamento rafforziamo la consapevolezza di quanto sia importante l’investimento arboreo in città – ha dichiarato il sindaco Carlo Salvemini – oggi abbiamo introdotto principi fondamentali come quello della compensazione, per il quale per ogni rimozione di un albero occorrerà restituire un pari valore ambientale. È un lavoro che sarà completato con il Piano, il Censimento e il Regolamento del Verde che sono in via di redazione per ottemperare alle prescrizioni della Legge 10 del 2013. Lecce ha vissuto negli ultimi 40 anni un innalzamento della temperatura di 3 gradi, superiore alla media nazionale. È il capoluogo di una delle Province maggiormente colpite dall’inquinamento da polveri sottili. Occorre intervenire dotandosi di strumenti che riconoscano la funzione strategica del verde urbano. L’amministrazione, anche in risposta a una sensibilità crescente della città e del Consiglio comunale, è pienamente al lavoro, si è dotata delle competenze scientifiche e dei saperi necessari per fare bene”.
“Questo primo stralcio del Regolamento del Verde è un traguardo importante che raggiungiamo insieme, amministrazione, commissioni, consulte e associazioni – dichiara l’assessore al Piano del Verde Rita Miglietta – per la prima volta Lecce disciplina le modalità con le quali il Comune e i privati devono operare nei confronti del patrimonio arboreo in presenza di interventi di rigenerazione, lavori pubblici e privati, pericoli per l’incolumità pubblica, fitopatie o esigenze di riqualificazione del verde urbano. Sottraiamo queste attività alla discrezionalità e le inseriamo all’interno di un Regolamento che ha come principale obiettivo la tutela e l’incremento della componente vegetale dell’ambiente urbano, dal punto di vista della quantità e della qualità. È stato un lavoro corale, che ha visto fianco a fianco l’amministrazione con i settori Urbanistica, Lavori Pubblici, Ambiente, le commissioni consiliari, la consulta per il Verde e le associazioni che in città si battono per la tutela e l’incremento del verde urbano. Ringrazio l’agronomo Francesco Tarantino e gli uffici del settore per il lavoro svolto, con il quale apriamo una nuova stagione di consapevolezza e attenzione verso il patrimonio arboreo della città, che andrà ancor più a definirsi con la redazione del Piano, del censimento e del Regolamento del Verde”.
Fonte Ufficio Stampa Comune di Lecce