Nel Consiglio dei ministri del 29 luglio scorso è stato approvato l’allegato infrastrutture al Documento di economia e finanza (Def), dal titolo “Dieci anni per trasformare l’Italia”. Introduce un nuovo approccio sostenibile per “pianificare, programmare, progettare e realizzare le infrastrutture” nel nostro Paese. Obiettivo è rendere l’Italia più competitiva e dotata di un sistema resiliente, per essere al passo con i principi dell’Agenda 2030 e in linea con quando richiesto dal Green deal europeo.
“Abbiamo pochi anni per realizzare i progetti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) utilizzando al meglio i fondi europei e nazionali a disposizione”, ha commentato il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims), Enrico Giovannini. “È necessario pianificare infrastrutture e mobilità in modo innovativo, individuando le priorità secondo una strategia sistemica e integrata. L’allegato innova il modello di programmazione per realizzare gli interventi necessari a interconnettere le aree del Paese, per migliorare le infrastrutture idriche e accrescere la qualità dell’abitare, riducendo le disuguaglianze territoriali, per essere più competitivi, equi e sostenibili”.
Il documento si sviluppa in quattro punti: analisi dei fabbisogni, nuovi criteri per la definizione delle priorità, coerenza con le programmazioni nazionali e settoriali e valutazione dell’impatto degli investimenti sui 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.
Quindi non solo un piano di spesa, ma un modo nuovo di programmare. “Con il documento – si legge in una nota del ministero – il Mims intende contribuire alla transizione ecologica e digitale, a migliorare la sicurezza e il benessere delle persone riducendo le diseguaglianze territoriali, economiche e sociali e ad accrescere la competitività delle imprese nel rispetto dell’ambiente.”