23 Lug Big data e Intelligenza Artificiale per misurare politiche locali di sostenibilità
Roma, 22 luglio – Le politiche di sostenibilità si possono misurare. E’ questa la mission che ha spinto la Rete dei Comuni Sostenibili e NeXt Nuova Economia per Tutti ad avviare un percorso di sinergia per promuovere, sostenere e, appunto, misurare le scelte dei governi locali. Ne hanno parlato oggi esperti di entrambe le associazioni in una conferenza webinar dal titolo ‘Misurare la sostenibilità sociale a ambientale: comuni in rete’.
“Si possono dare obiettivi misurabili”, ha detto Marco Filippeschi, coordinatore del comitato scientifico della Rete, intervenendo in apertura dell’incontro. “Ci sono le tecnologie, sistemi digitali, piattaforme interoperative, che consentono di trattare i dati e di fare monitoraggi accurati, come ad esempio i big data e l’intelligenza artificiale. Quest’ultima renderà possibile una lettura approfondita delle possibilità di programmazione e la misurazione dei risultati”, ha spiegato Filippeschi. Il vero e proprio salto di qualità fatto dalla Rete è la “misurazione dinamica”: sulla base dei 101 indicatori individuati dalla commissione scientifica, viene effettuata una valutazione dinamica dei progressi nel raggiungimento degli obiettivi sostenendo, al contempo, i comuni associati per migliorare le performance. “Programmare globalmente, agire localmente” è lo ‘slogan’, ripreso dai primi movimenti ambientalisti, che per Marco Filippeschi racchiude al il senso dell’importanza del contributo dal basso, ovvero cittadini e territori, aziende, per il raggiungimento degli obiettivi globali. Filippeschi ha ribadito, infine, l’importanza della collaborazione tra la Rete dei Comuni Sostenibili e l’Asvis nell’individuazione dei 101 indicatori di sostenibilità.
L’obiettivo, in partnership con NeXt e oggetto dell’intesa tra i due, è quello di aiutare i comuni a raggiungere gli obiettivi di Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, attraverso un monitoraggio capace di valutare le politiche locali. Per questo, NeXt ha ideato il ‘NeXt Index’: l’indice di Nuova Economia che raggruppa in aree tematiche un set di indicatori di autovalutazione, per restituire a tutti i soggetti una fotografia dell’efficacia di strategie e azioni in ambito sociale e ambientale. Lo ha spiegato, nel dettaglio, Luca Raffaele, direttore di NeXt. “Abbiamo svolto cinque percorsi, dei quali il più delicato è il primo, quello della mappatura”, ha detto Raffaele, che ha spiegato: “partendo dalla rete di associati abbiamo unito i tasselli e creato un set di indicatori condivisi. Un percorso duro iniziato con le aziende e poi esteso a enti del terzo settore, alle scuole, alle università, ai comuni. Abbiamo sistematizzato sei aree di sostenibilità, all’interno delle quali ci sono cinque indicatori per noi prioritari”.
I cinque indicatori di NeXt sono stati illustrati, in maniera più approfondita, da Lorenzo Semplici, responsabile del Centro Studi e valutazioni di NeXt. “Lo strumento di misurazione elaborato da NeXt” – ha spiegato Semplici – “riguarda la capacità delle istituzioni di generare benessere multidimensionale tramite l’attivazione di processi di sviluppo sostenibile”. L’innovativo ‘Questionario di valutazione partecipata NeXt’ riguarda 6 aree e 30 indicatori. Le sei aree comprendono ‘l’azienda e il governo dell’organizzazione’, ‘le persone e l’ambiente di lavoro’, ‘i rapporti con i cittadini/consumatori’, ‘la catena di fornitura’, ‘i comportamenti verso l’ambiente naturale’ e ‘i comportamenti verso la comunità locale’. L’impianto di misurazione è valido anche per i Comuni, per i quali sono stati individuati indicatori specifici differenti, volti a far emergere il posizionamento delle amministrazioni locali in campo sociale, ambientale ed economico.
Maurizio Gazzarri, componente della Rete dei Comuni Sostenibili, ha specificato nel suo intervento al dibattito che un obiettivo fondamentale è ridurre il gap tra dati e realtà, riportando l’esempio di comuni in cui un sindaco al primo mandato ha a disposizione dati sulle politiche di sostenibilità non aggiornati. “Il nostro scopo è fissare obiettivi di medio-lungo termine, ha detto Gazzarri, che ha proseguito: “il 2021 è un anno di sperimentazione con i primi comuni associati, per valutare il set di indicatori ed eventualmente migliorarli. Il nostro “set” di indicatori ha un approccio diverso che non è quello dell’autovalutazione e si fonda su dati oggettivi e scientifici, ma dalla sinergia dei due strumenti possono nascere nuove opportunità” – e poi ha aggiunto “Ciò che conta è una maggiore conoscenza da parte dei cittadini degli obiettivi di sostenibilità raggiunti, perché la loro partecipazione alle politiche di sostenibilità è importante anche per il contributo che possono dare nel raggiungimento degli stessi”.
In conclusione della conferenza sono intervenute due amministratrici locali, che hanno riportato l’esperienza dei propri comuni e la propria testimonianza della scelta di aderire alla Rete dei Comuni Sostenibili e a NeXt: Selene Righi, consigliera comunale di Urbania e Rosanna Mazzia, sindaco di Roseto Capospulico.