Motivazioni, obiettivi e azioni della Rete

Motivazioni, obiettivi e azioni della Rete

di Maurizio Gazzarri *

Gli anni ’20 di questo secolo sono il terreno della sfida più ambiziosa: quello della sostenibilità. Con l’Agenda 2030, le Nazioni Unite e l’Unione Europea hanno fissato obiettivi strategici per migliorare la qualità della vita dell’intera umanità. L’Italia ha definito tali obiettivi tramite il BES, Benessere Equo e Sostenibile, che indirizza le politiche economiche e di bilancio dello Stato. Inoltre, con il Recovery Plan, si sono poste le basi per la trasformazione verde e digitale del nostro Paese.

In questo scenario, inizia la sua attività una nuova associazione: la Rete dei Comuni Sostenibili, promossa da ALI – Autonomie Locali Italiane, Leganet e Città del Bio.

Il punto di partenza è rappresentato da tre domande. Quanto e come gli Enti Locali possono contribuire a raggiungere gli obiettivi definiti dalle Nazioni Unite? È possibile tradurre a livello locale i 17 obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030? Si possono implementare meccanismi di valutazione dei programmi e delle azioni dei Comuni come chiede la Commissione Europea?

La Rete dei Comuni Sostenibili nasce per dare risposte a queste domande. Partendo da cinque obiettivi: misurare in modo oggettivo, scientifico e autorevole l’efficacia dei governi locali sui temi della sostenibilità; condividere strategie, buone pratiche, progetti, esperienze locali; sensibilizzare i cittadini; accompagnare i Comuni nella pianificazione e nell’attivazione di servizi altamente innovativi; intercettare fondi europei, nazionali e regionali per finanziare i progetti dei Comuni.

La misurazione dei risultati avviene tramite un set di circa 160 indicatori, la maggior parte dei quali riguardanti materie per le quali la capacità di incidenza delle politiche dei comuni è alta o molto alta. I dati saranno raccolti annualmente tramite fonti certificate e questionari che i comuni aderenti compileranno. Misurare, però, non significa fare la fotografia dell’esistente, ma capire quali sono le tendenze e immaginare cosa può accadere nel futuro grazie alla pianificazione, ai progetti, alle azioni quotidiane.

Alla nuova associazione possono aderire tutti i Comuni e le Unioni di Comuni. Non ci sono limiti all’ingresso, né di dimensione, né di ubicazione territoriale, né tantomeno di composizione economica e sociale. Per aderire sarà sufficiente una delibera di Giunta con la quale assumersi impegni precisi a farsi misurare, pianificare delle vere e proprie Agende locali 2030, realizzare i progetti. 

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.comunisostenibili.eu, oppure scrivendo a segreteria@comunisostenibili.eu. Sono già oltre 200 i Comuni che hanno manifestato interesse verso questa nuova Rete e hanno avviato le pratiche di adesione. Un ottimo avvio che conferma la bontà del progetto, visto dal punto di osservazione dei protagonisti: i Comuni e i Sindaci.

Il futuro delle comunità locali passa dagli impegni che ci prendiamo oggi e dalle azioni di ogni giorno: in sintesi è questo lo scopo principale per cui è nata la Rete dei Comuni Sostenibili.

 

* Responsabile area sostenibilità ALI Nazionale